Circa 200 milioni di persone chiamano il Brasile casa, rendendolo la quinta nazione più popolosa del mondo oggi. Tuttavia, solo una frazione di questi sono nativi del paese. Il Brasile è stato colonizzato nel 16° secolo dal Portogallo, e più tardi ha accolto un gran numero di tedeschi, italiani, spagnoli e polacchi. Circa 2 milioni di schiavi africani sono stati portati nel paese per un periodo di 300 anni. Oggi, circa il 55 per cento dei brasiliani sono bianchi, con circa il 45 per cento di origine nera o mista.
Nonostante le immense dimensioni fisiche del Brasile (copre quasi la metà del continente sudamericano), la maggior parte dei residenti del paese vive entro 200 miglia dalla costa atlantica. Il suo interno, sede del potente Rio delle Amazzoni, è considerato un terreno piuttosto selvaggio. Le persone di origine africana sono per lo più raggruppate nel nord-est, quelle di origine europea e giapponese risiedono principalmente nel sud e nel sud-est e i pochi residenti indigeni vivono nel nord e nel centro-ovest.
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A causa dei primi esploratori portoghesi, i brasiliani oggi parlano portoghese e sono in gran parte cattolici, il che significa che feste come Natale e Pasqua sono importanti a livello nazionale. A causa della popolazione eterogenea del paese, le divisioni razziali sono molto meno comuni delle divisioni per classe sociale. Infatti, i brasiliani sono piuttosto fissati con le distinzioni di classe. Quando due brasiliani si incontrano, valutano rapidamente l’aspetto e il discorso dell’altro per determinare chi è più istruito e quindi di una classe sociale superiore. La persona che ha la posizione più alta ha più autorità, e l’altra persona deve deferirla
Non importa la classe sociale, i brasiliani sono molto orientati alla famiglia. Le donne tendono a stare a casa e a prendersi cura dei bambini (anche se il numero di donne occupate sta decisamente aumentando), e se lavorano, il loro reddito è considerato supplementare. I bambini vivono in casa fino al matrimonio e quando si trasferiscono, vivono vicino ai loro genitori. I fine settimana vengono trascorsi visitando i parenti. Nonostante questa vicinanza familiare, è risaputo che molti uomini brasiliani operano in base al machismo, un concetto portato dai colonizzatori portoghesi. Il machismo si traduce in un sistema in cui gli uomini sono visti come forti e potenti e devono dimostrare la loro virilità attraverso relazioni prematrimoniali ed extramatrimoniali. Le donne, al contrario, sono considerate deboli e ci si aspetta che rimangano caste fino al matrimonio e fedeli dopo.
I brasiliani amano il calcio (chiamato futebol) e la loro selvaggia celebrazione pre-quaresimale del Carnevale (di cui parleremo più avanti nell’articolo). Questo in parte perché sono un popolo esuberante, affascinato non solo da eventi vivaci come il Carnevale, ma anche dal trambusto della vita cittadina; dalla musica samba e bossa nova che contribuiscono al mondo; dalla loro propensione a toccare ed essere personalmente espressivi; e persino dal loro atteggiamento rilassato verso la nudità.